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FURTI DI IDENTITA'

FURTI DI IDENTITA' - studio legale Potenti


SEGNALE D'ALLARME SUL FRONTE DEI FURTI DI IDENTITA'

Il segnale d'allarme sul fronte dei furti di identità è stato lanciato in queste ore sulla stampa nazionale proprio dall'Osservatorio del CRIF, l'organismo privato che si occupa di monitorare le pregiudiziali creditorie dei cittadini. E' infatti con lo scopo di frodi creditorie che sono perpetrati il maggior numero di casi di furto di identità. Si parla di oltre 9.116 casi di furti di identità dall'inizio dell'anno, cioè 50 casi al giorno. La platea dei soggetti più colpiti è quella dei giovani under 30 i quali dovrebbero avere una maggiore consapevolezza dei rischi corsi sul web. Tuttavia sono proprio loro a creare delle vere e proprie miniere di dati on-line attraverso i "social-network". Nei casi da noi affrontati, tuttavia, si sfruttano promesse di affiliazione lavorativa on-line per entrare in possesso, concludendo un finto accordo di lavoro, di documenti di identità personali, dati bancari ed altre informazioni quali dati di conto corrente bancario sul quale sono promessi gli accrediti delle prestazioni lavorative. La truffa parte solitamente dalla prospettiva di un comodo lavoro da casa, per lo più finalizzato a promuovere la vendita di prodotti commerciali da siti specializzati. Il possesso di una copia di documento di identità e dei dati IBAN del malcapitato viene fatta credere a questo ultimo una circostanza indispensabile per concludere il contratto. Infatti, egli invierà una copia di un contratto di collaborazione e/o altra formula di riparto degli utili ottenuti dalla vendita di prodotti o altre prestazioni oggetto del lavoro. Entrato in possesso dei dati personali, il promittente scomparirà per iniziare la sua truffa. Viene per lo più sfruttata una falla della normativa antiriciclaggio che non comporta l'obbligo di presentarsi fisicamente davanti ad un soggetto bancario che presta le sue attività on-line se il richiedente conferma l'esistenza di un precedente "momento identificativo" davanti ad altro istituto di credito, di solito la tradizionale banca di quartiere. A tal ultimo fine basta comunicare il codice IBAN del conto corrente, falsificare la firma sui moduli del contratto che si intende sottoscrivere sotto falso nome, ed allegare copia del documento del malcapitato. I cyber-criminali mostrano particolare preferenza per l'accensione di prestiti finalizzati ad acquisti di piccolo importo. Lo studio del CRIF mostra che l'altro dato allarmante è dato dai tempi con i quali si viene a conoscenza di essere stati frodati. Per lo più, se la propria banca userà cautele del caso, il tentativo di apertura di rapporti on-line e/o finanziamenti ecc. verrà comunicato, per conferma dell'autenticità dell'perazione, al vero titolare del rapporto di conto corrente. Ciò per il fatto che i servizi on-line devono spesso "agganciarsi" al rapporto di conto corrente ordinario. Altri casi dimostrano che solo dopo anni si diviene consapevoli di aver subito un furto di identità, e, a volte, proprio in occasione di prestiti o acquisti realizzati dai criminali con la precisa intenzione di non restituire alcunchè.  

  

Come inizia la truffa:

Solitamente, affabili e convincenti avvisi pervenuti sulla Vostra casella di posta propongono delle occasioni di lavoro che, mai come ora, possono diventare facile oggetto delle Vostre attenzioni.

A titolo di esempio ne riportiamo una recentissima reperita tra le spam dell'inizio 2013. Siamo certi che contattando il recapito di indirizzo che, nel dubbio, abbiamo omesso, vi sarà anche un avvincente sito internet ed un incaricato felice e disponibile a darci ogni informazione. Ci verra' certamente precisato che la pattuizione di un accordo di collaborazione (di certo mai sottoposto alle registrazioni fiscali e previdenziali obbligatorie per Legge) richiederà l'invio della copia di un documento di identità oltre che i dati di un conto corrente cui far pervenire (o trattenere) i proventi (o la percentuale dell'affare concluso) della lucrosa attività (di certo inesistente) che vi troverete a svolgere per conto della fantomatica impresa. Ancor piu' certo è l'impegno che sarete incaricati di svolgere; quello di piazzisti per merce che non verrà mai recapitata al malcapitato acquirente di turno e che, successivamente vi troverete a dover rimorsare al predetto truffato se non vorrete essere certi di ricevere una denuncia per truffa in quanto, solitamente, i proventi della finta vendita sono stornati su un conto corrente, nel contempo aperto dai truffatori ed a voi intestato! Il caso qui esposto è il "cliche'" di una truffa su cui il nostro studio legale ha potuto lavorare e che, siamo fiduciosi, questo articolo potrà evitare sia messo nuovamente in atto ai danni degli utenti della rete.

mail pervenuta;

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"RE...2013 (omissis della redazione) 15Jan2013 PIC
per grande ed affermata azienda multinazionale specializzata in sistemi sani e moderni di cottura, si cerca collaboratore/trice
per presentazione e vendita prodotti in Italy e zone limitrofe. si richiedono serieta e volonta di emergere. sono previsti corsi di
formazione gratuiti a tutti i livelli e affiancamento di collaboratori esperti per tutto il tempo necessario.

direttore_pic@italianapagamenty.com

http://km(omissis della redazione).nl/downloads/PIC/

Grazie,
Responsabile selezione del personale

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---Messaggio originale----
Da:
Data: 31/05/2013 17.11
A: <...................>
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Il nostro sistema ha rilevato oneri atipici per una carta di credito collegata al tuo conto.

Questo è l'ultimo sollecito per accedere a Poste italiane il più presto possibile. Una volta collegati. Poste italiane vi fornirà passi per ripristinare l'accesso al tuo account.

 

( Qui troverete un link al quale accedere, e da cui i malfattori sono soliti utilizzare per carpire i dati NON CLICCATECI MAI SOPRA n.d.r. )

 

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Grazie per aver utilizzato Poste italiane!

 

 

 

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